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Paris Spring Summer 2017 Issey Miyake

 

Issey Miyake Parigi fashion week,

spring summer 2017

 

 

Contraddistinto dal’innovazione tecnica per la lavorazione del tessuto, Issey Miyake gioca ancora una volta con i tessuti come fossero figure geometriche da sagomare. L’idea creata è di unire due tessuti differenti usando il calore, il jersey morbido al tessuto rigido tagliato in varie forme geometriche, creando un filato con la tecncica del Cut & Stick.

Il direttore creativo Yoshiyuki Miyamae disegna gli abiti ispirandosi al tema del “microcosmo” I semi si aprono, gli alberi crescono e i fiori sbocciano, creando un rigoglioso raccolto.

In passerella sfila  “Stretch Steam 3D” tecnica di lavorazione del tessuto in cui le pieghe si intrecciano, il filo alla presenza del vapore si restringe le forme geometriche sul tessuto assumono la proporzione della tridimensionalità.

I modelli tribali sono concepiti atttraverso il “cotto Stretch”, sul tessuto viene applicata una particolare colla che alla presenza del calore crea le cotto Stretch

la sfilata lascia la naturalezza nell’espressione dei capi anche alle modelle con tessuti morbidi dalle forme: dritte, svasate, dai colori bianco, nero, giallo, rosso, rosa, turchese, dai tessuti in pelle, jersey, cotone.

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Accessorio che completa è la  E B “Electronic Bag “borsa elettronica” sviluppata da Sony “fashion entertainment”

 

 

Le scarpe «Issey Miyake x Un», nascono dalla collaborazione tra Issey miyake con United Nude diretta da Rem Koolhaas, fantastici sandali, pensati a nuovi concetti di stile.

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https://www.instagram.com/p/BGF5zZvGMV4/?taken-by=isseymiyake__

 

Leggi l’articolo dedicato tessuti plissè

 

Tessuti plissè

Tessuti dei miei tessuti ditemi chi è il più bel tessuto del reame?

 

Ciao a tutti

Chia ama la moda o solo anche per curiosità ha la voglia di sapere come si realizzano i tessuti per poter ottenere fantastici effetti come l’attuale Baked Stretch

Come otteniamo il tessuto?

Il tessuto è un lavoro prodotto su telaio in maniera artigianale o industriale è realizzato da un intreccio di fili in posizione dritta tra di loro.

Gli elementi che lo formano sono: l’ordito che è formato dall’insieme dei fili tesi sul telaio e la trama che è il filo che percorre da una parte all’altra l’ordito, tutto ciò si chiama tessitura

I tessuti ottenuti nel corso dei secoli vanno dall’ età del neolitico in cui si tesseva lino e fibre vegetali, per poi scoprire la fibra animale ovvero la lana e la seta. Oggi si arriva ad avere, nella gran parte del mercato della grande distribuzione, una vasta quantità di tessuti artificiali.

Le continue ricerche e le tecniche di lavorazione dei tessuti portano a raggiungere livelli di lavorazione delle stoffe e ad ottimizzare le forme dando linearità e morbidezza al tessuto.

Grande introduzione nel nostro mercato del filato è la tecnica del PLISSE’. Fù scoperta dagli egizi, le vesti dei faraoni e dei nobili erano tessute in fibra di lino con una macchina che ripiegava e pressava la stoffa meccanicamente in modo tale da ottenere l’effetto plissè.

Nel 1909 viene brevettato il primo tipo di plissè  l’artista Mariano Fortuny y Madrazo si ispira alla moda greca la così detta PEPLO, abito femminile fatto di panno di lana che veniva ripiegato al fianco da una cintura formando il plissè.

Da questo momento iniziano le varie tecniche per ottenere il plissè,

artigianale: con ago e filo le pieghe vengono calcolate minuziosamente con una formula matematica, stirate e passate a macchina dalle fantastiche mani d’oro delle sarte

industriale: con la tecnica del cartone: il tessuto prima cucito con la forma plissè, viene chiuso in doppio cartone arrotolato e messo in forno in modo che la fibra con il calore assorbito lasci impressa la forma della piega creata dalla plissetatura a mano, il tessuto resta morbido poiché il forno usato è a vapore, lo stesso procedimento si usa per pelle

Negli anni 80 entra nella cultura del plissè  un grande maestro, artista e poeta della moda, egli fa dell’eleganza uno stile proiettato nel tessuto,

ISSEY MIYAKE

attualmente a capo della collezione donna collabora Miyamae

l’artista sperimenta sul tessuto varie tecniche di lavorazione in modo da ottenere il plissè ricco di combinazione di colori e forme impresse nel tessuto che danno la possibilità di indossare gli abiti con disinvoltura. L’obiettivo è trasmettere emozione attraverso la leggerezza e unicità dell’abito.

Le tecniche usate:

PLEATS PLEASE, la stoffa viene plissettata dopo che il tessuto è tagliato e cucito, tutto ciò permette di avere la particolarità di non stropicciarsi.

Tecnica A-POC  il computer calcola l’utilizzo di un solo processo produttivo e un solo filo

Tecnica 3D STEAM STRETCH  l’unione della tecnologia PLEATS PLEASE e A POC porta a capire che, attraverso l’utilizzo del computer che analizza la composizione del tessuto, in parte di cotone e in parte in poliestere, si riesce ad ottimizzare il vapore ideale per creare l’effetto tridimensionale sulla stoffa, ovvero un prisma che ritroviamo nella famosa borsa IT-BAG

Nell’ultima sfilata intitolata DELIZIE BOTANICHE arriva in passerella BAKED STRETCH. Segue questa procedura, il tessuto viene ricoperto da una colla particolare, posto in forno gonfia, l’effetto finale che creerà sarà un arricciatura del tessuto naturale

Questo è il genio del nostro tempo che in differenti settori come l’arte, la scenografia, l’architettura sta rendendo il nostro mondo sempre più bello

Io ho toccato il mondo ISSEY MIYAKE, ho avuto la fortuna di poter indossare un abito collezione pleats please, di essere trasportata dal mondo olfattivo che avvolge la collezione attraverso il profumo pleats please. Ma questo ve lo racconto in un altro articolo

“tessuto del reame la risposta è Plissè”

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Grazie a tutti per avermi letta spero vi sia piaciuto